Il nuovo sindaco di Torino va premiato per lo spirito di dedizione che ha dimostrato di voler dedicare alla Città che lo ha riconosciuto.

Per fortuna egli è un politico tanto intelligente dal non saltare di gioia alla notizia della sua elezione, perchè ben sa cosa lo aspetta.

Evidentemente ancora tantissimi torinesi sono convinti che i dieci anni di Chiamparino, dei milioni del Comitato Olimpico Internazionale, dei fasti Unitari tuttora in celebrazione, della metropolitana automatica e dei nastri tagliati per inaugurare le Spine urbane, possano andare avanti al'infinito (anche senza soldi e ricoperti di debiti come un pralinato) e visto che il garantire alle masse il divertimento nazional-popolare è quello che li porta alle urne, gli elettori di questa Torino in cassa integrazione mentale permanente votano per rassicurare se stessi che a gestire i loro piccoli sogni provinciali sia un uomo della stessa Famiglia.

Pochi ancora sanno che a parte qualche salsicciata di quartiere, il povero Piero Fassino dovrà andare a scaldarsi le mani davanti ai copertoni in fiamme al cancello 17 di Mirafiori come al 22 o al 9 per tenere buoni i metalmeccanici che fra meno di tre anni saranno lasciati a casa definitivamente dai Nuovi Agnelli.

Sergio Chiamparino in dieci anni si è divertito molto di più.

Basta prendere la metropolitana e scendere alla fermata Massaua ed uscendo in superficie di fronte ad una farmacia, ci troviamo lo spettacolo di un cumulo di "monnezza"in salsa subalpina. Abbandonata da giorni sotto il sole già caldo.

Perchè il CEO di AMIAT Maurizio Magnabosco riceve ogni anno centomila euro di emolumenti per gestire in modo così approssimativo la municipalizzata che si occupa della raccolta rifiuti ?

Nessun sindaco, neppure i candidati della prossima tornata, si è impegnato a garantire la decenza alla nostra Citta. Gli alpini invece hanno dato una ottima prova della loro civiltà restituendo una Torino con i giardini più belli ed ordinati di quanto non fossero prima.

E proporre qualche veterano della  Brigata Alpina Taurinense al vertice dell'AMIAT?

Forse Magnabosco non ha fatto la naja...

Il Partito Liberale Italiano presenta una lista insieme ai socialdemocratici per il rinnovo del Consiglio comunale di Torino che si eleggerà il 15 e 16 maggio prossimi.

Io mi candido, come ho sempre fatto con abnegazione e senza altri fini se non quello di esserci per testimoniare che il buongoverno può partire dal basso e dall'impegno delle persone che ci credono. Dieci anni di giunta Chiamparino hanno accontentato molti cittadini e sfamato altrettante fameliche bocche di soggetti unicamente sensibili agli interessi che derivano dall'impegno politico. Ma fermarsi qui in un momento di svolta in tutti gli ambiti del vivere civile, nel lavoro, nella cultura e nella globalizzazione che sta condizionando anche le scelte economiche di Torino, sarebbe quantomeno imprudente.

Crediamo che oggi nell'anniversario dei Centocinquant'anni dell'Unità d'Italia votare un liberale a Torino sia una bellissima scelta e un tributo alla storia della Città intera.

Vota Andrea Reali al Comune e alla Circoscrizione 1- Centro Crocetta

Sulla Spina 2 alla diramazione di corso Mediterraneo con corso Lione resiste al degrado, all'incuria e al disinteresse un'area sporca ed abbandonata, denominata "Bivio Crocetta".

Se fate un giretto sulla attigua pista ciclabile verso largo Orbassano potrete contare numerosi sorci di quindici centimetri di lunghezza (coda esclusa) che scorrazzano sotto le piante.

Considerato che è un'area sotto la "tutela" delle Ferrovie dello Stato, questi farebbero bene a fare qualcosa prima che scoppi una epidemia tra gli sfortunati residenti.

Due casi di notevole portata criminosa, due condanne a loro modo esemplari.

Con perfetto sincronismo affrontiamo la settimana Santa con 16 anni di carcere per omicidio volontario con dolo eventuale inflitti all'ex AD di Thyssen Krupp, Harald Espenhahn e 14 anni per Paolo Stroppiana che per la seconda volta finisce dentro (la prima negli anni Ottanta per un episodio eversivo che gli era costato il pigiama a striscioni) per l'omicidio della povera Marina Di Modica.

Torino si tinge di fosco per gli appassionati del noir, mentre i parenti delle vittime dell'acciaieria maledetta vengono fotografati tra urla di gioia e lacrime di dolore per aver ottenuto giustizia (e forse un po' di sana vendetta).

La Città ora è appagata.

Paolo Stroppiana dal canto suo ha già dichiarato che nel tempo che "finalmente avrò a disposizione" dovrà rimettere a posto i calcoli dei contribuiti perchè dal carcere di Opera (il cosiddetto Carcere dei VIP) ne uscirà già pensionato. Pensione ovviamente pagata da tutti noi che onestamente lavoriamo e contribuiamo all'erario e la pensione magari non la avremo mai, anche se non abbiamo accoppato nessuno.

Non ultima l'idea del filatelico di completare gli studi di Economia e Commercio e diventare dottore (col tempo che avrà di lauree ne potrà prendere un paio, forse anche tre se si applica).

Mentre tra un mese si vota per eleggere un nuovo Sindaco, in un assordante silenzio dei maggiori candidati sui veri problemi che ammorbano Torino.