Due casi di notevole portata criminosa, due condanne a loro modo esemplari.
Con perfetto sincronismo affrontiamo la settimana Santa con 16 anni di carcere per omicidio volontario con dolo eventuale inflitti all'ex AD di Thyssen Krupp, Harald Espenhahn e 14 anni per Paolo Stroppiana che per la seconda volta finisce dentro (la prima negli anni Ottanta per un episodio eversivo che gli era costato il pigiama a striscioni) per l'omicidio della povera Marina Di Modica.
Torino si tinge di fosco per gli appassionati del noir, mentre i parenti delle vittime dell'acciaieria maledetta vengono fotografati tra urla di gioia e lacrime di dolore per aver ottenuto giustizia (e forse un po' di sana vendetta).
La Città ora è appagata.
Paolo Stroppiana dal canto suo ha già dichiarato che nel tempo che "finalmente avrò a disposizione" dovrà rimettere a posto i calcoli dei contribuiti perchè dal carcere di Opera (il cosiddetto Carcere dei VIP) ne uscirà già pensionato. Pensione ovviamente pagata da tutti noi che onestamente lavoriamo e contribuiamo all'erario e la pensione magari non la avremo mai, anche se non abbiamo accoppato nessuno.
Non ultima l'idea del filatelico di completare gli studi di Economia e Commercio e diventare dottore (col tempo che avrà di lauree ne potrà prendere un paio, forse anche tre se si applica).
Mentre tra un mese si vota per eleggere un nuovo Sindaco, in un assordante silenzio dei maggiori candidati sui veri problemi che ammorbano Torino.