Non serve andare sino a Bari per rendersi conto di cosa avrebbe potuto essere Punta Perotti o in Costiera amalfitana a pensare allo sconcio del Fuenti prima di essere abbattuto.

A Torino sopravvivono orrori architettonici ed esempi di degrado urbanistico da far drizzare i capelli in testa.

Se non vai in ferie  e ti piace gironzolare senza meta per la tua Città tieni a portata di mano il telefonino, fotografa il tuo ecomostro ed inviaci lo scatto: diventerai amico di Pensiero Italia-Progetto Torino.

Si chiude il centro storico solo se strettamente necessario.

L'Assessorato all'Ambiente alla Regione Piemonte ha legittimamente stabilito che sono previsti si contributi ai Comuni per la realizzazione di piani di restrizione del traffico urbano, ma solo se essi dimostrano che il provvedimento è strettamente necessario.

Inoltre vi è la proposta di consentire la circolazione nei centri storici alle auto a impatto ambientale zero o bassissimo.

Pensiero Italia-Progetto Torino sostiene le politiche ambientali se esse sono attuate senza la limitazione incondizionata dePlla libertà dei cittadini.

 

Una famiglia di amici trasferitasi negli Stati Uniti da qualche anno questa mattina alle ore 12 ha chiesto al citofono della portineria del Convento santuario di Sant'Antonio da Padova a Torino di visitare per pochi minuti la chiesa in cui i genitori si erano uniti in matrimonio. Dal citofono hanno replicato che la chiesa era chiusa e avrebbe riaperto solo nel pomeriggio.La famiglia è quindi partita e non avrà più modo, se non tra qualche anno, di visitare un luogo per loro così caro.
I luoghi di culto non sono uffici pubblici o esercizi commerciali e dovrebbero osservare regole più elastiche.

 

Lo stadio Filadelfia è un simbolo di Torino su cui la Città non riesce a concentrare gli sforzi necessari per onorarne il passato ed immaginarne il futuro.

I progetti che hanno riguardato la struttura - ad opera non solo della Fondazione Filadelfia presieduta dall’ex Sindaco Novelli - che fu il teatro dei successi della squadra del Torino FC che negli anni ’40 raggiunse risultati sportivi incredibili, hanno prodotto solo polemiche, in parte giustificate in quanto il Comune di Torino aveva pronte le autorizzazioni per far sorgere oltre ad abitazioni ad uso residenziale sul lato prospiciente Via Tunisi, un ipermercato di 15.000 metri quadri.

Grazie non solo ai tifosi ma anche ai torinesi più attenti questo progetto per fortuna naufragò e presero a susseguirsi idee di sviluppo che prevedevano la ricostruzione dell’impianto e la sua destinazione al gioco del calcio.

Come spesso accade l’atteggiamento tipicamente nostrano di “decidere di non decidere” ha confinato nell’angolo delle cose da fare il progetto di recupero dello stadio Filadelfia che rimane a tutt’oggi un rudere pericolante.

Il mitico “Fila” deve essere preservato a futura memoria come un monumento nazionale e Pensiero Italia-Progetto Torino vuole fortemente che l’attenzione dell’amministrazione comunale pensi in tempi rapidi ad un futuro sportivo per una Città che di calcio vive molto e che si attende risposte, anche solo per risolvere il problema del degrado di cui da decenni soffre l’area circostante.

Un concorso di idee sul destino dello stadio Filadelfia stimolerebbe oltre la creatività dei bravi professionisti di cui conta Torino, anche un senso di appartenenza necessario per chi ama la propria Città.

 

Mesi fa un cristallo dell'accesso di superficie del parcheggio sotterraneo di Corso Stati Uniti è stato sfondato per vandalismo.

Nessuno si è curato, nonostante le segnalazioni, di sostituirlo nè di rimuoverne i frammenti. Il degrado regna sovrano lungo la pista ciclabile di recente realizzazione in particolare per la manutenzione del verde.

Cosa fa la sezione "giardini e alberate" del Comune ?