Lo stadio Filadelfia è un simbolo di Torino su cui la Città non riesce a concentrare gli sforzi necessari per onorarne il passato ed immaginarne il futuro.
I progetti che hanno riguardato la struttura - ad opera non solo della Fondazione Filadelfia presieduta dall’ex Sindaco Novelli - che fu il teatro dei successi della squadra del Torino FC che negli anni ’40 raggiunse risultati sportivi incredibili, hanno prodotto solo polemiche, in parte giustificate in quanto il Comune di Torino aveva pronte le autorizzazioni per far sorgere oltre ad abitazioni ad uso residenziale sul lato prospiciente Via Tunisi, un ipermercato di 15.000 metri quadri.
Grazie non solo ai tifosi ma anche ai torinesi più attenti questo progetto per fortuna naufragò e presero a susseguirsi idee di sviluppo che prevedevano la ricostruzione dell’impianto e la sua destinazione al gioco del calcio.
Come spesso accade l’atteggiamento tipicamente nostrano di “decidere di non decidere” ha confinato nell’angolo delle cose da fare il progetto di recupero dello stadio Filadelfia che rimane a tutt’oggi un rudere pericolante.
Il mitico “Fila” deve essere preservato a futura memoria come un monumento nazionale e Pensiero Italia-Progetto Torino vuole fortemente che l’attenzione dell’amministrazione comunale pensi in tempi rapidi ad un futuro sportivo per una Città che di calcio vive molto e che si attende risposte, anche solo per risolvere il problema del degrado di cui da decenni soffre l’area circostante.
Un concorso di idee sul destino dello stadio Filadelfia stimolerebbe oltre la creatività dei bravi professionisti di cui conta Torino, anche un senso di appartenenza necessario per chi ama la propria Città.