Un visitatore su questo mio video YouTube https://youtu.be/Ob1BLHLxEWY
Gentile Utente semplice Italia, ho ricevuto il suo messaggio infilandomi ieri pomeriggio nella canna sud della Direttissima Bo-FI rientrando dal nord Italia. Vivo a Cecina e lavoro a Torino girando il mio Paese per lavoro; parcheggiata l'auto ho compreso la sensazione che si ha di questa cittadina livornese quando la si vive in estate per dieci giorni, a Pasqua o il Due Giugno. Nonostante le finestre di casa si trovino su un viale trafficato ed inquinato in estate come Cornaredo, l'atmosfera per chi arriva qui è certamente diversa. Un tempo Cecina era città operosa (industria calzaturiera, artigianato ceramico, industria conserviera) la cui immagine simbolo che resta è oggi lo Zuccherificio che dal 1987 rimane vestigia diroccata sul viale della Repubblica ad uso speculazione immobiliare che i palazzinari tentano di vendere ai prezzi dell'hinterland di Milano. La chiusura di questa attività fu causata dalla miope presa di posizione dell'amministrazione comunale che non concesse alcune richieste dei proprietari che licenziarono tutti. Probabilmente fu un colpo di fortuna che trasformò i lavoratori licenziati da disoccupati a proprietari che infatti si buttarono sull'investimento in bilocali umidi e costruiti in economia che si possono ancora oggi notare nel disordinato sviluppo della città ; rendite di posizione riservate allo spennamento turistico e inaccessibili ad uso residenziale che strizzano l'occhio alle locazioni in nero, intestando come prime case le proprietà a cugini e zie per evadere l'IMU. Un'economia di gente che licenziata a ottobre da cameriere per acchiappare la NASPI passa le giornate al bar aspettando la primavera. Condividerà con me che la costa adriatica anche nel tratto che diventa Sud da Termoli in giù riserva ai turisti ben altra cura del territorio, delle spiagge, dei locali dove non si vendono bottiglie da supermercato al triplo del valore solo perchè servite fresche ad una tavolino del lungomare. Qui solo Piazza dei Bambini e viale della Vittoria a Marina di Cecina sono state conservate al decoro, il resto sono case con le facciate scrostate (ripristinate con soldi pubblici solo grazie ai denari della collettività con i bonus del governo) ma gli interni restano sepolcri imbiancati come la mentalità di chi si accontenta di vivere tra marciapiedi scassati, grondaie divorate dall'aria salina del mare, controfinestre in orrendo allumino anodizzato (non esiste qui un piano di recupero degli immobili secondo una logica) trascuratezza e maleducazone civica di chi nel 2022 getta in terra la carta del Maxi Bon semplicemente perchè in gran parte della città non si trovano i cestini dell'immondizia. I modelli di città dell'oggi sono immaginate a misura di uomo civilizzato progettate da architetti, city manager, urbanisti, nel rispetto del paesaggio e del suo sfruttamento razionale lasciando ai contadini (con i soldi ma sempre contadini) il loro antico mestiere senza doversi impicciare di cose che non sanno fare. Il video non voleva per nulla essere obbiettivo, anzi ! Per fortuna siamo tutti diversi altrimenti chi accetterebbe di vivere nelle case colorate davanti all'Ikea di Corsico? Andrea