Oggi fa sorridere parlare di Giorgio Bocca, morto a Milano il giorno di Natale a 91 anni, come di un giornalista partigiano. Di sinistra.
Destra e sinistra non esistono più, non solo perchè l'era dei governi tecnici ha cancellato lo scontro politico e azzerato la salivazione dei capigruppo alle Camere del parlamento, ma perchè la gente ha smesso di pensare, di schierarsi, di darsi un'appartenenza.
Giorgio Bocca ha descritto il nostro Paese come nessun altro è riuscito a fare in piu di sessant'anni di attività giornalistica, scrivendo fiumi di inchiostro sulla politica del nostro Paese, sull'Italia del malaffare nella morale deviata di molte amministrazioni pubbliche e nel rapporto di queste con imprese private, spesso costrette a scendere a patti con politici delinquenti. Uno su tutti i suoi libri merita di essere ricordato: Metropolis racconta i tempi della Milano da bere del sindaco Carlo Tognoli, detto "il tognolino" per via della sua statura, le cui gesta decidevano i destini di una generazione che viveva all'ombra del business di quegli anni (ruggenti, eccome) con il benestare e l'incitamento del suo partito, il PSI di Craxi che, installato nella segretaria politica personale di Piazza Duomo, guardava Milano dalla finestra con amore e disprezzo per le regole. Il racconto, in parte autobiografico ricorda l'autore e descrive uno dei tanti suoi atterraggi vespertini di ritorno da Roma sulla pista dell'aeroporto di Linate illustrando con rara limpidezza le case di Milano nel buio, viste dall'alto, un sacrario di anime chiuse nel cemento, in una città che si poteva bere ancora con notevole soddisfazione. E anche mangiare all'osteria "I Valtellina" in via Taverna, una strada di campagna nel parco agricolo sud Milano a pochi passi dallo scalo e dal moloc antropomorfico della Metropoli.
Questo non è che un piccolissimo ricordo, ma è una immagine che non sono mai riuscito a dimenticare. E poi l'italia dell'agricoltura, di contadini impoveriti dall'inurbamento della dorsale padana, fatta di fattorie modello, di milioni di ettolitri di latte oggi venduti per una miseria e di coltivazioni di fragole pagate ai produttori 50 centesimi al chilo.
E' una ex-Italia che Giorgio Bocca non aveva più voglia di descrivere anche se lo ha fatto fino all'ultimo, senza filtro, come un monito per chi sarebbe venuto dopo di lui, piangendone il passato. Grazie per tutto questo.
Andrea Reali-Pensiero Italia