Nel progetto di riqualificazione di Torino rientrano anche le stazioni. Porta Susa è un cantiere infinito ma tra un anno o poco più forse vedrà la luce ed essendo in centro in mezzo alle case sarà ben integrata con la Città, non consentendo troppe zone visive sul degrado urbano se non le massicciate e i muraglioni prima del tunnel che ingoierà i convogli in transito.

Se invece osservate da un vagone in movimento il tratto di ferrovia che da Stazione Lingotto conduce a Porta Nuova vi parrà di essere in mezzo al deserto di un paese dell'Asia caucasica. Solo la luccicante astronave, l'Oval lingotto, restituisce un po' di emozione dalle politiche urbanistiche sciatte, riportando ai fasti olimpici del 2006.

Il resto è una foresta di erbacce, treni lerci e scrostati vecchi di trent'anni in attesa di essere infilati tra gli spazzoloni di un lavaggio, convogli dismessi con i finestrini aperti così almeno chi vuole ci può andare a dormire.Non credo che questi tratti di città (che sono un pò ovunque terra di nessuno) siano così abbandonati come è invece la regola in Italia, ove è frequentissima l'abitudine di curare orticelli lungo i binari per produrre ottima verdura di stagione !

Il turista che arriva a Torino a Porta Nuova si accorgerà di essere arrivato in questa città "Always on the move" solo quando vedrà la livrea dei Frecciarossa fermi al binario 1. Poi esce e si infila per sbaglio nel giardino Sambuy in piazza Caro Felice; gli sbandati che si scambiano merce rubata orinando contro gli alberi gli ricorderanno che Torino si è fermata di nuovo.