A Torino è molto di moda parlare di cultura dell'accoglienza.
Ma accoglienza non è solo tutela e supporto alle minoranze o ai meno fortunati che transitano o si stabiliscono nella nostra Città. Ieri in occasione dell'acquisto di due bottiglie di gassosa sono stato in visita al mini market alimentare realizzato all'interno della nuova galleria commerciale della stazione di Porta Nuova (lato accesso da via Sacchi). Lo scenario è merce appoggiata a terra su bancali di legno, scaffali di recupero, luci da hard discount, scatoloni utilizzati come espositori.
Se uno straniero arriva a Torino in treno e va a cercare una bottiglia del nostro miglior Barbaresco in un posto così, crede di avere sbagliato indirizzo. Costava molto, vista la bella struttura trasparente in vetro confinante con il muro originale, dotare il luogo di un arredamento e di un assortimento di prodotti degno di una Città con la presunzione di essere "culla dello sviluppo", per dirla con Franco Bernabè ?