I recenti fatti di cronaca ci portano ad una amara conclusione : lo stato italiano rimane impassibile di fronte a persone che hanno deciso di togliersi la vita perchè si ritenevano, a torto o a ragione, oppresse da un fisco da stato di polizia, mentre lo stesso Stato si preoccupa di salvare Bernardo Provenzano che aveva deciso di suicidarsi in carcere con ben altre motivazioni.

Lo stato di diritto viene calpestato tre volte : la prima perchè le agenzie di recupero crediti del fisco richiedono il pagamento immediato di somme gravate da tassi composti da usura, dovute da soggetti già sotterrati sotto una montagna di debiti che non hanno alcuna possibilità di riconoscere quanto gli viene contestato, la seconda perchè i grandi evasori continuano indisturbati la loro latitanza bevendo Cristal nelle loro case di Manhattan o a bordo di paradisi fiscali galleggianti nei porti di Antigua, la terza (la più grave) perchè è la prova che la vita di chi è responsabile di reati da film horror vale molto di più di quella di un onesto cittadino qualunque.