Anche l'Assessore Fiorenzo Alfieri guardando il Monte dei Cappuccini spento e tornato ai suoi colori naturali (non il viola da lampada di Wood con cui lo abbiamo visto travestito negli ultimi anni) è rimasto sorpreso : sarà un guasto ? No, sono finiti i soldi.
Ebbene si, il Comune di Torino che si crogiola in una situazione finanziaria a dir poco disastrosa ha scelto di risparmiare i soldi dei cittadini per utilizzarli (meno male) in rattoppi più importanti ed ha spento la ormai istituzionalizzata fiera della lampadina.
Non oso immaginare lo sdegno degli artisti per una tale sciabolata sul pedigree della cultura torinese che vive da decenni foraggiata con soldi pubblici in una sorta di vernissage senza soluzione di continuità per presentare fotografi, scultori, artigiani del plexiglas che brindano con prosecchini caldi nei molti spazi che il Comune di Torino ha allestito per questo genere di divertimento popolare che serve anche per sentirsi parte di un certo mondo.Ecco dimentichiamoci per un po' di anni questo mondo di giovani e meno giovani aspiranti creativi e mettiamo la loro testa mirabolante al servizio di qualcosa di veramente nuovo e utile per risolvere il blocco di questa città in cassa integrazione mentale permanente, postindustriale ormai da decenni.
Qualche neon in meno e qualche idea concreta in più non nuoceranno di certo.