Da un mese e mezzo non scrivo più. Qualcuno penserà che il mese d'agosto, l'estate, l'aria delle vacanze e la successiva ripresa delle attività lavorative siano per tutti un momento di distacco o peggio di distrazione.

Non è così: ho trascorso una brutta estate e per scrivere anche di cose non sempre positive è necessario avere la mente sgombra.

Nel frattempo le cose in Italia e nel mondo non sono migliorate, anzi se possibile sono anche peggiorate ma attingere all'informazione, che è l'unico sistema per imparare a rovinarsi la vita, ha tritato per trenta giorni consecutivi le solite notizie indigeste, sciorinando numeri e proposte inattendibili per uscire dalla gora della crisi globale. Nessuno crede più in niente, neppure in questo presidente del consiglio che pareva essere fuori dai giochi ed invece si è ritrovato più che mai vittima di quegli stessi giochi di potere che lo hanno ingabbiato e gli hanno fatto assumere decisioni dolorosissime per tutti gli italiani costretti a vivere nuove difficoltà in un Paese in cui il lavoro non c'è più o ne è rimasto davvero poco.

La testimonianza però è necessaria e Pensiero Italia continuerà nel suo tentativo di riportare le persone a pensare un po di più con la propria testa in un atto di autoconservazione necessario a coltivare una legittima speranza sopratutto per le generazioni future cui fanno parte i NOSTRI figli. A chi è rimasta poca forza per gridare diamo la possibilità di unirsi a noi per dire che non si deve sottostare ad un destino amaro voluto da altri ma si deve combattere tutti insieme per un'Italia migliore.